Nuovo Hub turistico nell'Ex Monastero di Sant'Agata
PROJECT TEAM
Marco Prati, Luca Maria Bartolini, Elisabetta Lanza
LOCATION
Catania (Italy)
TIPOLOGY
Pulic building
SCOPE OF THE WORK
Competition entry
CLIENT
Public
As Paul Ricoeur said, the habitat is a living text where signs of different ages coexist. But not only in the formal aspects. The quality of the ‘historic buildings’ lies in the intelligence of the spaces and the context; in the co-presence of different languages, different activities, fragmentations, unexpected events and surprises due to the succession of stratifications and adaptations. The components of a historic building do not necessarily have stylistic coherence, but dimensional wisdom. For this work, the center of our interest is to respond to functional needs; design a smart intervention; who brings a gift to the historic building; which also contributes to creating spaces of freedom, socialization and relationships. In the transformations of living environments, it is these approaches that can spread quality, give security, well-being and happiness to those who live there. Thus, a sort of “high tech scenography” appears within the complex of the former Monastery of the Badia di Sant’Agata, simply “leaning” against the historic building (which will be carefully restored in every detail as detailed above) of which you will have a changing perception and which, the main conceptual element, can be easily dismantled if the need arises.
Come diceva Paul Ricoeur, l’habitat è un testo vivente dove coesistono segni di età differenti. Ma non solo negli aspetti formali. La qualità dei ‘palazzi storici’ sta nell’intelligenza degli spazi e del contesto; nella compresenza di linguaggi diversi, di attività diverse, di frammentazioni, imprevisti e sorprese dovute al susseguirsi di stratificazioni e adattamenti. I componenti di un palazzo storico non hanno necessariamente coerenza stilistica, ma sapienze dimensionali. Per questo lavoro, centro del nostro interesse è rispondere ad esigenze funzionali; progettare un intervento smart; che apporti un dono al palazzo storico; che contribuisca, inoltre, a creare spazi di libertà, di socializzazione, di relazione. Nelle trasformazioni degli ambienti di vita, sono questi approcci che possono diffondere qualità, dare sicurezza, benessere, felicità a chi li vive. Ecco quindi comparire all’interno del complesso dell’ex Monastero della Badia di Sant’Agata una sorta di “scenografia high tech”, semplicemente “appoggiata” all’edificio storico (che sarà accuratamente restaurato in ogni minimo dettaglio come approfondito sopra) della quale si avrà una percezione mutevole e che, principale elemento concettuale, se dovesse presentarsi la necessità si potrà smontare facilmente.